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Testimonianze 2006

Mi chiamo Carmela. Voglio dare la mia testimonianza di quanto mi è accaduto. Ero posseduta da tanti anni; in passato avevo anche contattato degli esorcisti, ma senza risultato. Anni fa venni a conoscenza di padre Antonio, mi confidai con lui e mi disse che avevo bisogno di preghiere di liberazione. Ma per vari motivi non mi era possibile frequentare il Gruppo di Gesù. Finalmente, ho chiesto a Gesù la grazia di appianare le cose affinché potessi frequentare il Gruppo di Gesù. Con costanza e fede, ora posso dire finalmente che sono stata liberata. Desidero ringraziare e lodare Gesù e la Madonna e ringrazio immensamente padre Antonio, Renata e il Gruppo di Gesù. Carmela.

Mi chiamo Anna. Ho passato i cinquant'anni e per anni le mie notti sono state un incubo. Vivevo in sogno le violenze subite da mio padre dopo la morte di mia madre, tra gli undici ed i tredici anni circa. Era terribile e tutto questo mi faceva cadere in uno stato depressivo fortissimo. Ho incominciato a frequentare il Gruppo di Gesù e parlando del mio caso con Don Antonio e Renata, decisero di fare su di me la preghiera di liberazione. Nel frattempo mio padre morì e gli incubi peggiorarono. Ma con fede e preghiere di liberazione la mia vita cambiò. Il Signore mi aiutò a perdonare mio padre e questo portò una grande guarigione alle ferite del mio cuore ed una grande liberazione. Grazie Gesù perché mi ami.

Venerdì 14 ottobre Gesù, nel Suo messaggio, ha detto che avrebbe guarito una persona, che per trascuratezza non andava alla visita medica pur avendo già la richiesta del medico. In effetti io avevo questo dolore al petto da alcuni mesi, che mi causava fastidio e avevo anche la richiesta per l'elettrocardiogramma del 25 maggio, che per trascuratezza non ho fatto. Al momento non mi resi conto della guarigione, anche perché io pregavo il Signore per altre intenzioni. Ringrazio Gesù del dono ricevuto e tutti voi per le vostre preghiere. Tina.

Mi chiamo Giovanna. Vorrei dare testimonianza della mia guarigione e liberazione interiore e fisica. Ora che sono più serena, desidero lodare e ringraziare immensamente la Vergine Maria e Gesù, padre Antonio, Renata ed il Gruppo di Gesù per avere pregato per me. Frequentando il Gruppo di Gesù ho assaporato su di me il Riposo dello Spirito, che non conoscevo; ho imparato la virtù del perdono, la gioia del cuore e soprattutto, ad accettare la volontà di Dio. Lode e gloria a Gesù ed alla Vergine Maria.

Mi chiamo Antonia. Anch'io ho una testimonianza da fare! Dopo la S. Pasqua di quest'anno, per caso ho avuto modo di parlare con Don Antonio e così discorrendo mi propose si venire a Milano al gruppo di preghiera. Due settimane dopo sono venuta, non ho mai partecipato a nessun gruppo. Devo dire che mi sono sentita subito a mio agio, pregando con tutti . Ma è successa una cosa strana. Subito la prima volta, in chiesa, ho avuto un dolore alla gamba sinistra piuttosto forte e con quel dolore sono andata avanti per più di due mesi. Era proprio forte, lancinante, a momenti scompariva e poi tornava più forte. Mi sono stati fatti dei test per vedere se era sciatalgia o altro, ma i test risultavano negativi. Non si trovava la causa. Ho lasciato perdere ed ho accettato questa piccola sofferenza (a confronto di tante ben peggiori) e mai ho chiesto a Gesù di togliermi quel dolore (non osavo). Come raccomanda sempre Don Antonio di pregare per i fratelli, così facevo e faccio tuttora. Quella sera stavo pregando per tutti e con tutti, ma in particolare stavo pregando intensamente per due persone mie vicine di casa: un uomo che stava morendo ed una donna ancora giovane, che era in ospedale in gravi condizioni per una brutta malattia cronica ai polmoni (ora l'uomo è morto, la donna sta abbastanza bene, sebbene la sua malattia sia inguaribile e ringrazio tutti per le preghiere). Ma la cosa che mi ha stupito è che proprio quella sera Renata stava parlando e io non capivo niente, perché come ho detto sono abbastanza sorda. Ma ho percepito una cosa che non so spiegarmi, come se avessi uno svenimento, ma non di malessere. E' stato un attimo, ho cercato di parlare a mia figlia che era vicina a me, ma mi ha detto: "Zitta! Renata sta parlando di te!". Mia figlia, conoscendo a fondo la mia situazione e percependo lei stessa una certa cosa, mi ha detto che le sembrava che Renata stesse parlando direttamente con lei, poiché la diagnosi me l'ha fatta proprio lei. Renata stava dicendo: "C'è una persona che da tempo ha un dolore. Le è stato detto che può essere la schiena. Si, è anche la schiena, anche per l'età, ma questo dolore proviene da un'altra parte, è un disturbo per impedire...". Non abbiamo capito bene, ma ho detto, infine: "Questa persona questa sera sarà guarita e non avrà più questo dolore". Tornando a casa, mia figlia si diceva certa che quella persona ero proprio io, ma io le dicevo di no, poiché il dolore lo avevo ancora, eccome! Ma al mattino mi sono alzata ed il dolore era completamente scomparso. Sono passati più di tre mesi e non ho avuto più dolore, non è più ritornato. Ora anch'io dico: grazie, Signore Gesù. Ho pregato con gli altri e per gli altri e hai favorito anche me.

Caro Gesù, caro Gruppo di Gesù. Dove due o più persone sono riunite nel mio nome, io sarò con loro. Sono arrivata al Gruppo di Gesù dopo circa due anni che ne sentivo parlare, ma il Signore ha voluto che lo frequentassi in un periodo della mia vita molto strano, pieno di difficoltà, confusioni, economicamente instabile, niente andava per il verso giusto. Ho chiesto al Signore di mettere ordine nella vita lavorativa di mio marito e di vigilare su affari sbagliati. Ho parlato a Gesù e Lui mi ha ascoltato, mi ha aiutata a mettere ordine nella vita lavorativa di mio marito e mia. Il Signore mi ha ascoltata ed aiutata. Chiedete e vi sarà dato. Grazie, Signore Gesù. Continuerò a pregare, ringraziare e frequentare il Gruppo di Gesù perché la mia preghiera possa essere ascoltata per aiutare quelle persone che, come me, hanno bisogno. Un venerdì durante la " Parola di Conoscenza", Renata dice: "Una persona in preghiera risolverà i problemi di eredità con la sorella". La persona in preghiera era mio marito ed i problemi di eredità sono stati risolti. C'è ancora tanto da fare per mio marito, chiedo a Gesù di non abbandonarlo mai. Io pregherò per questo. Grazie a Don Antonio e Renata, perché mettono la loro vita ed il loro tempo a disposizione degli altri, aiutandoli con le preghiere. Grazie, Signore, lode e gloria a Te. Giovanna.

Mi chiamo Antonietta e frequento il Gruppo di Gesù da diverso tempo. A settembre del 2005, tornata dalla montagna, incominciarono i problemi: dolori in tutto il corpo, febbre, esami, cure varie senza risultati. Non si capiva il perché e da dove proveniva tutto questo. Peggioravo sempre di più. Il Venerdì Santo avevo appuntamento per le ore 16 a Santa Rita con lo specialista in reumatologia. Prima delle ore 15, in attesa che venissero a prendermi i "Volontari della Misericordia", mi recai in chiesa. Facevo molta fatica a camminare e a parlare, mi mancava il respiro per il dolore. Così sono entrata in chiesa, ma sono uscita con il sorriso che da tanto tempo mi mancava. La dottoressa mi ha dato una cura che ha completato la guarigione e a Pasqua sono andata a Messa. Erano varie domeniche che mancavo, ma ora potevo passeggiare tranquillamente. Mi sono recata al Santuario di Caravaggio per ringraziare la Madonna per il dono di guarigione che ho ricevuto nella Settimana Santa. Grazie a tutte le persone del Gruppo di Gesù che pregano per me e grazie a Gesù, che nel giorno della Sua Crocifissione ha fatto anche la mia guarigione.

Sono la nonna di un nipotino di cinque anni. Prima ancora di nascere, i medici diagnosticarono un'anomalia cardiaca e dissero che bisognava intervenire chirurgicamente immediatamente alla nascita. Feci pregare i fratelli del Gruppo di Gesù e tutte le persone che conoscevo e nonostante la mia paura di viaggiare, mi recai a Lourdes a pregare la Mamma Celeste. Leopoldo è nato sano e non è stato necessario l'intervento. E' stato tenuto sotto controllo una volta l'anno. Questa settimana mio figlio mi ha dato una bellissima notizia. Leopoldo è guarito e non dovrà più sottoporsi a controlli e anche lo spauracchio dell'intervento se n'è andato. Grazie, Vergine Santa e grazie e Te, Gesù. Solo Voi potevate guarirlo. Marisa.

Giulia aveva cinque anni. Per i medici aveva un tumore molto brutto, che saliva dal nasino fino all'orecchio. Ho chiesto preghiere al Gruppo di Gesù ed il Signore ha risposto. L'intervento è andato molto bene, non ha lasciato segni ed inoltre dagli esami istologici è risultato che non si trattava di tumore maligno. Grazie Signore. Testimonianza anonima.

Da anni soffrivo di una depressione psichica ossessiva che mi aveva portato anche ad un ricovero in una clinica specializzata in questi casi. Ricovero che al solo ricordo tante sofferenze mi causava e tanta vergogna per i miei figli. Un anno fa venni a conoscenza dei "Tre Giorni del Fuoco Divino" che il Gruppo di Gesù teneva al Palalido di Milano. Sentii che dovevo partecipare. Il Signore mi chiamò lì. Andai e ciò che trovai è difficile da spiegare. Ero affascinata dalla "Parola di Dio" che usciva dalla bocca di Don Antonio ed emozionata ed avvolta da fuoco mentre Don Antonio e Renata pregavano su di me.Qualche giorno dopo la tristezza del mio cuore uscì per lasciar posto alla gioia del Signore. Ero guarita ed io non ho parole per dire grazie al Signore e a tutto il Gruppo di Gesù. Oggi con gioia canto ogni giorno al Signore. Lidia.

Circa sei mesi fa avevo notato un abbassamento dell'udito dell'orecchio sinistro rispetto al destro, che era stato misurato da me attraverso prove e anche da un rappresentante di apparecchi acustici con la strumentazione adatta. Renata aveva parlato durante la "Parola di Conoscenza" dell'assemblea del Gruppo di Gesù, dicendo che una persona che aveva deficit di udito ad un' orecchio sarebbe guarita. Circa due mesi fa ho fatto un controllo ospedaliero che ha confermato la guarigione che avevo personalmente notato. Altra testimonianza è quella relativa ai piedi sofferenti per via del diabete. Renata aveva parlato, circa sei mesi fa, di una persona che soffriva ai piedi a causa di un'insufficienza circolatoria alle gambe. In seguito a ciò, ho provveduto a migliorare la circolazione ed ho visto un miglioramento della situazione dei piedi. Grazie Gesù. Testimonianza anonima.

Sono la nonna di Sara, una bambina alla quale era stata diagnosticata una malattia genetica, la Prader-Willy. In seguito ad approfondimenti, i nuovi esami sono risultati per tre volte negativi con molta sorpresa dei medici genetisti. Il responsabile del primo esame ha detto che non gli era mai successo un errore simile in tanti anni di lavoro. Purtroppo, i problemi restano: ha tre anni e non cammina per una rigidità alle gambe, il ritardo c'è, ma sembra essere in ripresa e il linguaggio migliora ogni giorno. Già è avvenuto l'impossibile e ancora Gesù ti voglio ringraziare e implorare. Grazie a tutti, Elisabetta. P.S.: la malattia genetica Prader-Willy è una malattia degenerativa che non lascia speranza. Ora Sara può sperare in una guarigione.

Ciao, sono Rosy. Voglio testimoniare il mio caso. Circa vent'anni fa sono stata colpita da un bruttissimo disturbo spirituale e così è iniziato il mio calvario. Sono stata dai sacerdoti, ma non capivano, mi hanno consigliato uno psicologo e a causa delle medicine stavo morendo. Poi ho capito da me stessa che dovevo fare un percorso di fede. Ho iniziato ad andare in chiesa, ma non potevo prendere la Santa Comunione fino a marzo, il diciassettesimo giorno che sono andata da Padre Pio. Nella chiesa di San Michele è continuato il mio calvario fino a che ho incontrato un santo frate che, non potendo liberarmi lui stesso, mi ha indicato il Gruppo di Gesù e così sono riuscita a liberarmi. Grazie a Gesù, a Don Antonio, a Renata e a tutte le persone che hanno pregato per me. Grazie di cuore, Rosy.

Lode e gloria a Gesù! Sono Vittorio. Oggi rendo testimonianza di quanto il Signore Gesù mi è vicino e mi protegge! Nel 2001 mi fu diagnosticata un'insufficienza renale cronica ed acuta nello stesso tempo, con valori altissimi di creatinina ed acido urico; mentre furono rilevati valori bassissimi di ematocrito e con l'emoglobina scesa a valori intorno ai 7 mg, il che corrisponde ad una grave forma di anemia. Chiedo scusa per i dati medico-scientifici, ma volevo dire che per i medici ero assai grave. Infatti fui ricoverato, nel dicembre 2001, in ospedale per essere sottoposto d'urgenza a dialisi. Ero terrorizzato da questa prospettiva, ma, "fortunatamente", sopravvenne una complicazione dermatologica che impedì, provvisoriamente, la dialisi. A quel tempo, da poco, frequentavo il Gruppo di Gesù cui mi aveva portato mia moglie Rosy, la quale si rivolse al gruppo stesso per chiedere preghiere per me. Trovai quindi la forza di "fuggire" da quell'ospedale, convinto che le preghiere del Gruppo di Gesù mi avrebbero aiutato a trovare un rimedio almeno per rinviare la dialisi. E così fu: trovai medici validi, cure appropriate e rapidamente ripresi toni normali di vita, tanto che nell'aprile 2002 affrontai con successo un altro intervento chirurgico delicato. Sono trascorsi quattro anni da allora ed io non sono tuttora sottoposto a dialisi e la mia patologia, per quanto permanente, mi permette una vita normale, come si dice "in grazia di Dio". Devo aggiungere che in questi ultimi quattro anni Rosy ed io abbiamo affrontato e superato situazioni patologiche assai gravi. Ci siamo riusciti con il sensibile aiuto delle preghiere dei fratelli e delle sorelle del Gruppo di Gesù e soprattutto per l'aiuto di quei magnifici strumenti dell'amore di Gesù che sono Don Antonio e Renata. Così, quando nel febbraio del 2004 Rosy subì un intervento a cuore aperto, certamente furono tutte le vostre preghiere ad aiutarla ad uscire indenne da tale intervento, Gesù fu tanto amorevole da guidare le mai dei chirurghi e l'intervento si completò in sole quattro ore, perfettamente, invece delle sei o sette previste. Queste cose le ho constatate personalmente ma ce le aveva già dette Gesù attraverso le parole di Renata, Suo strumento. E ancora, il 2 gennaio 2005, dopo febbre alta e patologia refertata di broncopolmonite, la mia insufficienza renale si era ulteriormente aggravata con valori altissimi di creatinina e grave anemia, ma soprattutto avevo una problematica neurologica con difficoltà motorie, di equilibrio e di instabilità. Fui portato all'ospedale e lì accertarono la gravità delle mie condizioni. Rosy dovette tornare a casa per reperire la documentazione medica antecedente. Nella ricerca, Rosy si trovò tra le mani il telefono e d'istinto telefonò a Renata. Miracolosamente trovò il telefono di Renata libero e Renata stessa rispose al cellulare (si trovava a Sanremo) e Rosy in poche, concitate parole raccontò cosa mi stava succedendo. Renata disse a Rosy di tranquillizzarsi e la invitava a pregare Gesù insieme a lei. Durante la preghiera, Renata parlò con Gesù, il quale le disse che l'ombra nera della morte che stava sopra di me (era come un grande uccello nero) Gesù l'aveva presa con Sé per allontanarla da me. Disse anche che i medici non avrebbero trovato nulla e che mi avrebbero dimesso entro tre o quattro giorni. Così fu. Quando Renata mi raccontò nuovamente questo episodio mi disse che ancora rabbrividiva al ricordo. E ancora, nel febbraio di quest'anno, Rosy è stata ricoverata in ospedale per recidiva di pericardite e fibrillazione striale con scompenso cardiaco. La situazione apparve subito grave, per cui sconvolto telefonai a Renata. Pregammo insieme ed ancora, Gesù Misericordioso, sempre attraverso lo "strumento" Renata, mi disse di stare tranquillo, perché si trattava di una cosa seria, ma non grave. La nostra cara amica Adriana ci fu molto vicina e si recò spesso a trovare Rosy, alla quale portò in dono una coroncina del Rosario per aiutarla a pregare. Infatti cinque giorni dopo Rosy fu dimessa ristabilita e mi ha raccontato che con quella coroncina di Adriana era riuscita a recitare insieme ad altri pazienti il Santo Rosario. Voglio dirvi insieme a Rosy, che vi ringraziamo tutti per le continue preghiere che ci donate, che Vi amiamo tutti e che pregheremo sempre per tutti Voi per rinnovare insieme l'atto d'amore che Gesù compie ogni giorno per noi tutti. Grazie Gesù. Lode e Gloria a Te Signore Gesù.

Siamo marito e moglie, ci siamo conosciuti frequentando il Gruppo di Gesù. Il Signore oltre a darci in dono l'amore reciproco, ci ha arricchito di altri doni: di Michele e Lorenzo, due splendide creaturine che sono i nostri figli. E non è tutto, perché è prevista, per il prossimo ottobre la nascita di un altro pargoletto. GRAZIE Signore Gesù! Lode, Gloria e onore a Te! Carlo e Carmen.

Vi porto la testimonianza di Marika, una ragazza di 17 anni, in preghiera da diversi mesi, che circa un anno fa è stata colpita da un ictus. Le sue condizioni fisiche erano seriamente compromesse, dato che tutta la parte destra del suo corpo era immobile ed anche lo stato psichico era preoccupante. Il Signore disse che la guarigione ci sarebbe stata, ma sarebbe stata lunga. Dopo un periodo di riabilitazione neuromotoria, Marika presenta ottimi progressi. Ad oggi non ha ancora recuperato tutte le sue capacità in maniera completa, ma con gioia vi dico che a settembre tornerà nuovamente a scuola e in maniera graduale riprenderà a condurre una vita normale. Il Signore dice, il Signora fa: cantate Alleluia con tutto il cuore, perché il Signore fa grandi cose ! Testimonianza anonima.

Questa è una testimonianza che avrei dovuto fare da un po' di tempo, ma il timore di essere sopraffatta dall'emozione e di non riuscire a parlare per il groppo alla gola che immancabilmente mi sarebbe arrivato mi ha sempre trattenuto. Così, mi sono detta che non potevo rimandare e mi sono decisa a scrivere. A mio marito, Silvano era stato asportato un rene per tumore maligno circa vent'anni fa. Negli anni seguenti aveva subito un' infarto ed altri interventi in una situazione di salute ulteriormente deteriorata da diabete ed ipertensione. Sono stati anni pesanti, ma ci siamo sempre barcamenati come abbiamo potuto, consolandoci e dicendoci che altri stavano peggio di noi e che questa era la razione di avversità che ci toccava per essere sempre stati bene prima. Nel maggio 2004 gli viene diagnosticata una neoplasia alla vescica, fortunatamente di piccola dimensione, che viene rimossa chirurgicamente. A distanza di due mesi il CTM (marker tumorale) identifica cellule tumorali nell'apparato urinario. Ad un primo ricovero per biopsia, segue un intervento con asportazione dell'uretra destra e dei linfonodi addominali. Sembrava tutto concluso, ma ci toccava ancora un successivo piccolo calvario. Dopo due emorragie il ventre e le gambe avevano incominciato a gonfiare fino al punto che mio marito non poteva più camminare. I medici ci spiegavano che il liquido che si era accumulato nel suo addome avrebbe dovuto trovare il suo naturale riassorbimento e che era difficile intervenire perché si sarebbe potuto perforare l'intestino, che presentava numerosi diverticoli. La situazione non sembrava avere sbocchi, le settimane passavano, lui continuava a gonfiare e io non riuscivo a trovare un medico che prendesse in mano questa situazione. Ero disperata, mi sentivo abbandonata e "mollata" e non sapevo cosa fare. Poi, Laura mi ha parlato del Gruppo di Gesù, delle preghiere, di Don Antonio e Renata, di voi... e con la forza della disperazione sono venuta qui, un venerdì sera e tanti altri ancora. Ho pregato, ho cantato, ho pianto, chiesto, implorato, ho cercato Gesù ed il Suo aiuto e Lui e le preghiere sono state il mio rifugio in quella situazione penosa e pesante. Da Gesù ho tratto la forza che mi ha protetto contro lo scoramento e che mi ha sostenuto nell'angoscia. Poi, finalmente, il problema si è sbloccato; Silvano, a seguito di una forte febbre, è stato ricoverato - gli hanno inserito delle cannule nell'addome che hanno permesso il drenaggio, andato avanti per tre mesi. Ora sta abbastanza bene. Sono qui, oggi, per esprimere tutta la nostra gratitudine, tutto il mio profondo rispetto per la grazia che Dio ci ha concesso. Ho vissuto il dispiegarsi della Sua gloria e del Suo amore, perché niente viene negato a chi ripone in Lui fede e fiducia. Affidiamoci sempre a Lui, Divino Rinnovatore e sia GRANDE LODE A DIO. Alleluia, Alleluia, Alleluia! Piera per Silvano. GRAZIE, GRAZIE a voi tutti!

Mi chiamo Giusi, voglio testimoniare la guarigione di mio figlio. Circa tre anni fa si è ammalato di tumore e ha subito l'asportazione dello stomaco, della milza e parzialmente, dell'esofago. Secondo i medici non aveva alcun futuro, considerando la sua gravità. Eravamo disperati, ma fortunatamente abbiamo incontrato il Gruppo di Gesù. Grazie alle loro Preghiere, Gesù ci ha ascoltati ed esauditi. Oggi mio figlio, che ha 40 anni, lavora, cresce i suoi figli insieme alla moglie e continua la sua vita normale come tutti. Ringraziamo ancora il Gruppo di Gesù, che ci ha dato la forza e la serenità di affrontare quel difficile momento, in particolare Don Antonio e Renata che con la loro fede, ci hanno aiutato a non perdere la fede, continuando a manifestarci la misericordia, la bontà e la grandezza del Signore. I miracoli avvengono, abbiate fede e credeteci, perché sarete ascoltati. Preghiamo e pregate sempre tutti per gli ammalati ed i bisognosi. Lode al Signore. Grazie.

Mercoledì sera 24 maggio, la nostra amica Caterina ha subito un grave incidente automobilistico per il quale le sue condizioni erano tanto gravi da essere entrata in coma. Venerdì scorso, abbiamo dato a Renata un bigliettino con il suo nome, cognome e l'ospedale dove era stata ricoverata chiedendole di pregare per lei. Lunedì o martedì non abbiamo potuto andare a trovarla, né avere notizie di Caterina.Mercoledì 31 maggio ci siamo recati in ospedale timorosi. L'abbiamo trovata vispa, ma il più bello è che appena ci ha visti, ci ha subito parlato della Madonna offrendo a Lei quello che le è capitato.Io voglio ringraziarTi Signore, ma chiederti di fare un altro sforzo: Caterina ora deve riabilitare il suo cervello che nell'incidente è stato come "confuso" e Tu lo sai, Signore, che lei può fare tanto per Te se tu la guiderai e la userai! Io ti voglio ringraziare comunque per quello che hai già fatto per lei e per quello che vorrai fare. Grazie Signore Gesù. (Venerdì 16/06/2006)Questa è, come dire, la seconda puntata di una testimonianza che ho fatto il 2 giugno. Da una parte ringraziavo il Signore di aver salvato la vita della nostra amica Caterina che era stata in coma tra la vita e la morte a causa di un grave incidente automobilistico durante il quale il suo cervello è stato come "confuso" e dall'altra, Gli chiedevo di fare un altro sforzo e riabilitarle il cervello perché, se da Lui guidata ed usata, Caterina avrebbe potuto fare tanto per Lui. Mercoledì 14 giugno ci siamo recati in ospedale a trovarla ed abbiamo appreso che era stata dimessa. Ci sono tanti modi per essere dimessi, quindi timorosi, ci siamo recati nel suo ufficio. La sua segretaria ci ha informati che Caterina sta tanto bene che tutti attendono il suo ritorno in ufficio al più tardi per settembre così come hanno assicurato i medici.Ora io voglio ringraziarTi e lodarTi Signore per la meraviglia che Tu hai operato anche nel Tuo interesse: Caterina farà cose sempre più grandi per Te! Ti ringrazio Signore Gesù. Rossana.

A mio marito Roberto era stato diagnosticato un tumore ai polmoni e tre mesi di vita, dopo sbocchi di sangue e forti dolori. La "Parola di Conoscenza" data dal Signore presentava il caso come un problema serio, ma risolvibile con la preghiera. Ai nuovi controlli radiologici il tumore era scomparso, con grande sorpresa e incredulità dei medici. Grazie Signore. Testimonianza anonima.

Bruno aveva un tumore al cervello. I medici preventivarono una probabile cerebrolesione oppure la morte, lasciando poche speranze per una totale ripresa. Chiesi preghiere al Gruppo di Gesù, e avvenne il miracolo: il tumore non c'era più e l'intervento non fu più necessario. Bruno sta bene, lavora e non ricorda più nulla. La mano del Signore è passata su di lui e lo ha guarito. Testimonianza anonima.

Andrea aveva dodici anni quando il padre, ortopedico, gli diagnosticò un osteosarcoma al costato. Sembrava impossibile operare e salvare questo bimbo e nessun chirurgo voleva toccarlo. Il padre decise di operare lui, anche se sapeva le condizioni del bambino, ma non poteva rimanere impassibile. Cominciammo a pregare intensamente in accordo. L'intervento durò dodici ore e alla fine il padre disse: "Non io l'ho operato, ma una forza superiore, per metà il tumore è stato estirpato e se fra due mesi mio figlio sarà ancora vivo, tenterò l'altra parte". Non fu più necessario perché il tumore rimasto era scomparso. Andrea sta bene, ora ha diciotto anni. Stefano, diciassettenne, aveva un tumore al cervello. Per i medici, anche se l'intervento fosse riuscito, avrebbe avuto seri problemi per un totale recupero. L'intervento riuscì, ma dopo pochi giorni, fu colpito da meningite. Le sue condizioni peggioravano di giorno in giorno e la febbre non accennava a diminuire. Pregammo intensamente e ora Stefano sta bene e ha ripreso il suo lavoro. Grazie Gesù perché sei grande e non ci abbandoni mai. Testimonianza anonima.

Voglio fare una testimonianza per la gloria del Signore. Il 24 giugno, in una giornata calda e afosa di Milano, mi era giunta una telefonata dalla Francia. Il sacerdote di Nizza, Padre Royal di 85 anni, amico di famiglia, era in coma. I medici non ci davano più speranze. In quei giorni le mie preghiere si erano intensificate.I ricordi che riaffiorvano erano per una persona di straordinaria capacità umana, di fede. Il dedicarsi ai più poveri della sua città. Il suo modo di evangelizzare, anche con le barzellette! Si, perché dalle sue barzellette poi si arrivava al Vangelo! Devo raccontarvi una sua testimonianza. A Nizza, Royal, era un farmacista ben conosciuto, il suo negozio era il più grande della città. In quel periodo aveva circa 30 anni ed era appassionato di teatro e di musica. La sua vita procedeva normale, come tante altre persone della sua età. Un giorno, nella parrocchia della sua chiesa organizzano un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo (FG). In quel periodo, siamo negli anni '60, le voci di tanti miracoli di Padre Pio avevano oltrepassato l'Italia, e da tutta Europa, molti pellegrini si riversavano in quel piccolo paese delle Puglie. Anche il farmacista, incuriosito, si aggregò alla comitiva per questo pellegrinaggio. Arrivato a San Giovanni Rotondo, nella chiesa dei Frati Cappuccini, si trova ad essere confessato da Padre Pio ed ecco la profezia: padre Pio affermava che la sua vita sarebbe cambiata per diventare un sacerdote. Beh, capite il suo stupore, lui che era un famoso farmacista, mai si sarebbe immaginato un'affermazione del genere. Ma il Signore aveva già preparato la sua strada. Appena ebbe compiuto 33 anni una forte chiamata cambiò la sua vita, facendogli prendere i voti come sacerdote.Un altro ricordo mi riaffiorò, quando, quattro mesi prima del suo ricovero in ospedale, Padre Royal, mio fratello Salvatore, mio zio Franco ed io avevamo intrapreso un Pellegrinaggio a Lourdes. Una settimana di preghiera con un padre spirituale di grande carisma. Da quel viaggio e da quella esperienza incredibile mi ero aperto alla fede cristiana. E, da quel momento in poi, altre vicissitudini della vita, mi portarono a frequentare il gruppo di preghiera, conoscere nuovi e fantastici amici ed a intraprendere un bellissimo cammino spirituale. Era come se la Madonna di Lourdes mi avesse preso per mano e portato a conoscere suo figlio Gesù...Si, quel Gesù che era sempre stato al mio fianco, ma il mio cuore non vedeva. Gesù era lì ad aspettarmi! Come un padre aspetta il proprio figlio nella sua casa, dopo anni di lontananza. Gesù era entrato nel mio cuore per offrire il suo grande amore. Il venerdì sera nel Gruppo di Gesù, compilavo il foglio con le richieste di preghiera per il padre. Passano due settimane e sempre nel gruppo di preghiera, dopo l'esposizione del Santissimo, Renata parla in lingue e durante le varie guarigioni sento: c'è una persona che sta pregando per un sacerdote. Stai tranquillo, questa persona si riprenderà. Grande era il mio stupore e la meraviglia per quel messaggio. Dopo due giorni mi telefona mio fratello e mi annuncia che il padre si era risvegliato dal coma...un miracolo che confermeranno anche i medici dell'ospedale. Adesso, grazie a Dio sta benissimo, ci sentiamo spesso e spero di rivederlo al più presto. Voglio ringraziare e lodare il Signore e il gruppo di preghiera e tutte le persone che hanno pregato. Francesco.

Nel momento in cui i problemi economici della mia famiglia ed i problemi della mia salute mi avevano fatta sprofondare nell'abisso più nero, ho cercato salvezza nella preghiera. Le mie preghiere sono sicuramente giunte al Signore perché egli ha messo sul nostro difficile cammino Don Antonio, Renata e Padre Serafico, che operano nel Gruppo di Gesù. Tramite loro, nostro Signore ha operato il miracolo della liberazione.Dopo aver fatto "discernimento", Don Antonio e Renata avevano appreso da Dio che eravamo stati oggetto di maleficio: sulla mia famiglia per un crollo finanziario, che ci ha ridotti a zero con conseguenti enormi problemi da affrontare - su di me una "piegatura" che mi aveva ridotta allo stremo delle forze per i lancinanti dolori (mi stavo veramente piegando in due).

Camminavo a fatica, a volte dovevo essere sorretta e la notte non facevo che piangere perché il dolore era insopportabile. I medici non credevano a tanto dolore perché riscontravano, sì, segni di artrosi cervicale e lungo l'intera colonna vertebrale, ma non tali da giustificare il mio stato. Dopo innumerevoli e approfondite indagini cliniche e varie e inutili cure, il loro consiglio è stato di sottopormi a psicoanalisi. Cosa che non ho mai fatto! Oggi sto bene solo grazie al Signore Gesù ed i problemi della mia famiglia sono quasi giunti al termine. Grazie Signore per ciò che hai operato in noi. Ti ringrazio e Ti chiedo perdono per non aver reso prima la mia testimonianza.Grazie a Don Antonio, Renata e Padre Serafico - che Dio li benedica e protegga in ogni istante della loro vita. Grazie a mio marito e a mio figlio per le loro amorevoli cure. Grazie a Lidia per il suo conforto e sostegno morale, grazie per esserci rimasta sempre vicina. Grazie al Gruppo di Gesù e a tutti coloro che hanno pregato per noi. Grazie Gesù per aver tenuto sempre unita la mia famiglia e per aver fortemente consolidato la nostra fede. Lode, onore e gloria a Te, Signore Gesù.

Caro don Antonio e Renata devo fare due testimonianze. La prima. Ho chiesto preghiere per la mia amica. Iolanda, che doveva affrontare un intervento molto delicato alla tiroide. Essendo molto sofferente di cuore (Iolanda ha già vissuto due sostituzioni di valvole cardiache), nessun chirurgo si voleva assumere la responsabilità dell'intervento. Quando finalmente trova il chirurgo disponibile, arrivano gli scioperi dei medici. Iolanda perde la fiducia, ma viene poi operata il giorno della Madonna di Lourdes. Il chirurgo dirà alla mia amica che, non solo è andato tutto bene, ma "qualcuno mi ha guidato la mano". Grazie Gesù, grazie Madonnina. La seconda testimonianza mi riguarda. Partecipando un venerdì sera al Gruppo di Gesù, durante la preghiera di guarigione, è stato detto: "Sono presenti alcune donne con disturbi alle parti genitali e sono preoccupate. Questa sera Gesù la ha guarite". Io mi sono detta: "Siamo qui in tante, chissà. Gesù fai tu. Se fossi una di queste ti ringrazio oggi stesso". Ho fatto alcuni esami, già prenotati da tempo e mi sono sentita dire: "E' tutto a posto, non occorre nessun intervento chirurgico. Se desidera faccia un controllo tra un anno". Grazie Gesù, grazie Madonnina. Tere B.

Vi avevo chiesto di pregare per Federica anni 33. Vi comunico che è passata a miglior vita, ma vi ringrazio molto perché il suo trapasso è stato dolce e pieno di grazia. La serenità di spirito con la quale ha affrontato il trapasso ha aiutato la sua famiglia ad accettare l'evento senza disperazione pur nella sofferenza. Ancora grazie. Mimma.

Alessandro è nato prematuro dopo sei mesi di gestazione, di soli sei etti. Al terzo mese dopo la nascita, gli hanno dovuto programmare un intervento al cuore, perché non si chiudeva. Il piccolino però non era in condizione di sopportare l'anestesia perché i polmoni non erano ancora completi; inoltre, aveva anche gravi difficoltà respiratorie. Inizia la novena al Gesù Misericordioso e quando il piccolo entrò in camera operatoria il monitor presentò un cuore perfettamente chiuso e non fu più necessario l'intervento. Ora Alessandro va a scuola ed è un bambino normalissimo. Grazie Gesù. Testimonianza anonima.

Maria era in attesa di un bambino quando le diagnosticarono una gestosi e le dissero che ben difficilmente avrebbe portato a termine la gravidanza e si presentava anche il rischio di lesioni celebrali. Il Signore diede la "Parola di Conoscenza" nella quale disse che il bimbo era maschio e che non ci sarebbero stati problemi. Bisognava pregare Sant'Anna "protettrice della maternità''. Simone è nato sanissimo il giorno di Sant'Anna, esattamente il giorno dopo la scadenza. Grazie S.Anna e grazie a te Gesù. Testimonianza anonima.

Mary era sposata da due anni, quando subì un grave intervento ginecologico. Aveva già problemi per la maternità, ma dopo l'intervento, per i medici, le possibilità diventavano nulle. Mediante la "Parola di Conoscenza" il Signore disse di stare tranquilla: "Prima dovrai curarti e poi avrai una bellissima bimba". Esattamente un anno e mezzo dopo, Mary è diventata mamma di una bimba. Il Signore ha detto, il Signore ha fatto. Grazie Gesù. Testimonianza anonima.

Eugenia era disperata perché suo figlio, sieropositivo, stava malissimo. Inoltre era anche provato dal fuoco di S. Antonio. Era tutto piagato, senza lavoro e abitava da solo lontano da lei. Pregammo e ora suo figlio sta bene, ha un lavoro fisso e abita vicino alla madre. Testimonianza anonima.

La nonna aveva ottant'anni compiuti e venne ricoverata a Loano per una semi-paresi facciale venuta di notte, che poi regredì senza lasciare danni cerebrali. All'ospedale di Loano le diagnosticarono un'occlusione alla carotide sinistra del 80-90% e la dimise rassicurandoci sull'esito positivo di un'operazione che avrebbe potuto affrontare con calma e che, per nostra decisione, avrebbe dovuto avvenire a Milano in un ospedale specializzato. Due giorni dopo le dimissioni l'accompagnai al Monzino di Milano dove venne immediatamente visitata ed il medico dichiarò che la condizione della nonna era stata presa sotto gamba, tanto che ci avvertì dei seri e reali rischi di ictus (anche imminente) e dei rischi dell'operazione, data l'età avanzata che, se pur di una donna molto in gamba, doveva fare i conti con gli altri disturbi (glicemia alta, enfisema, artrite reumatoide), ma disse che l'intervento era necessario...assolutamente. Renata e Don Antonio, ai quali ci rivolgemmo da subito per avere notizie dal Signore, dissero che la situazione era seria, che DOVEVA ASSOLUTAMENTE essere operata e che la misericordia del Signore avrebbe agito per la sua guarigione. Dopo più di una settimana di controlli il chirurgo volle sentire anche il parere di un professore neurologo il quale decise per ulteriori indagini, che per essere effettuate rendevano necessaria la dimissione della nonna al fine di recarsi presso un istituto neurologico...ad esami effettuati si sarebbe tenuto un consulto per verificare la fattibilità dell'operazione che i medici ritenevano veramente rischiosa. Questa decisione ci fece sgomentare perché tutto ciò avrebbe fatto passare molto tempo e dato che Gesù disse: 'DEVE ESSERE OPERATA E IN FRETTA', ci risultava strano dover attendere ancora tempo con il rischio di ictus imminente. Pregammo rimettendoci alla volontà del Signore...e successe che la nonna in quel giorno stava per essere dimessa per quegli ulteriori controlli, ma il Signore è grande e proprio nel momento in cui stava per uscire, già pronta, vestita e con il foglio di via, è sorta ancora un'avvisaglia (formicolio alla bocca) che, come Renata riportò più volte come indispensabile, indusse il medico a trattenerla e decidere per l'operazione che avvenne due giorni dopo. La nonna subì l'intervento a mente serena con anestesia locale a causa dell'alto rischio dell'anestesia totale, sentì fortissimi dolori, le fu praticato un taglio fuori norma di oltre 10 cm per la difficoltà dell'operazione, che risultò essere andata perfettamente nonostante la grave entità dell'occlusione che di lì a poco avrebbe inevitabilmente portato serie conseguenze, dato che risultò essere del 95%; il chirurgo (una donna) riferì essere stata un'operazione delicatissima e difficoltosissima e si complimentò per il comportamento della nonna che collaborò per tutto il tempo dell'intervento...sveglia...lucida e (come disse il chirurgo) molto più coraggiosa e senza paura come alcune persone con cinquant'anni meno di lei. Cò ci ha dato ulteriore conferma della misericordia del Signore, in quanto mia nonna è un tipo ultra emotivo e soggetta a spaventarsi per cose di gran lunga meno serie...il Signore era li con lei ed ha agito...eccome se ha agito! Oggi sono ormai trascorsi due mesi e la nonna sta più bene che mai...Gesù disse attraverso Renata: 'La misericordia di Dio la guarirà e porterà via con sé anche altri malanni che la affliggono...beh, è inutile dire che ciò è accaduto...ora non soffre più nemmeno di eczema...è scomparso! Ha avuto questo problema per più di cinquant'anni ed ora non ce n'è più traccia!!! Ringraziamo nostro Signore per ciò che ha operato e gli chiediamo di proteggerci sempre ascoltando le nostre preghiere. Emiliano.

Mi chiamo Diego, ho 22 anni e desidero dare la mia testimonianza. A luglio 2005 si stava avvicinando la scadenza del contratto di lavoro, che peraltro non mi soddisfaceva; ho cominciato così a rispondere a qualche inserzione, evadendo dal tipo di studi fatti. Ha avuto esito positivo una sola risposta. Ho preso contatti e fatto qualche giorno di prova, mentre nel frattempo ho chiesto a papà, che frequenta il Gruppo di preghiera di Gesù, di portare con lui la lettera con la quale comunicavano che erano favorevoli ad aprirmi un contratto di lavoro e di metterla sull'altare durante l'incontro di preghiera. Ho chiesto a papà, dopo qualche venerdì, di parlare con Renata e di pregare sulla stessa lettera perché venisse affidato al Signore questo mio nuovo lavoro, perché peraltro mi soddisfaceva, ma mi dava qualche perplessità. Renata dopo la preghiera ha comunicato a papà di tranquillizzarmi circa questo lavoro e che si prospettava per me una nuova proposta, che mi avrebbe soddisfatto e nello stesso tempo dato la giusta serenità. Sono già da qualche mese felice e soddisfatto di questa seconda opportunità di lavoro, che non si è fatta attendere e desidero attraverso il mio papà rendere testimonianza e ringraziare il Signore. Oggi, a distanza di otto mesi (maggio 2006), tutto si è concretizzato in un solido lavoro, che mi permette di fare progetti di vita - grazie Gesù e a tutti quelli del Gruppo di Gesù, perché con la loro preghiera intercedono per molti bisogni umani. Grazie, Signore. Diego e famiglia.

Mi chiamo Romeo e desidero fare la mia testimonianza. Da anni soffrivo di un' insufficienza all'aorta e dopo anni di viste annuali presso l'ospedale Niguarda mi è stato consigliato di fare l'intervento. Ho appreso la notizia con non poca preoccupazione e spavento. Era già da tempo che frequentavo il Gruppo di Gesù e avevo avuto modo di vedere che pregavano sia per l'intera comunità che per le singole richieste. Vista la mia preoccupazione per l'intervento, ho deciso di chiedere preghiere a Don Antonio e a Renata, perché, la cosa di cui avevo più paura era il provare dolore fisico. Loro pregarono su di me e dopo aver pregato Renata mi disse che il Signore le aveva detto che "avrei dovuto sottopormi all'intervento e che tutto sarebbe andato bene, perché avevo chiesto preghiera ai fratelli". Dopo un' anno dalla richiesta di intervento e dalla preghiera su di me, intimamente ho cominciato a dubitare di ciò che mi era stato detto, visto che l'intervento non era ancora stato eseguito. Trascorso un altro anno, sono stato messo in lista per l'intervento e ho cominciato a capire che era arrivato il momento di mettere in pratica le parole dettemi da Renata. Così cominciai a chiedere preghiere alle persone che conoscevo, ai fratelli del Gruppo e anche alle persone nell'ambito lavorativo. Il 2 ottobre 2003 sono stato operato: mi è stata sostituita la valvola aortica con una valvola meccanica. L'intervento è durato 7 ore con esito positivo. Prima dell'intervento mi sono sentito molto sereno, tranquillo e avevo molta fiducia...Mi sentivo protetto dal Signore. Durante le visite pre-operazione, post-operazione e quelle successive non ho mai sentito nessun dolore. Oggi, a distanza di tre anni dall'intervento, non so cosa voglia dire provare male fisico. Ringrazio il Signore per avermi fatto conoscere questo Gruppo, Don Antonio e Renata, che tanto ci aiutano a confidare e credere che Gesù opera miracoli oggi come allora. Grazie. Romeo.

Amelia era in preghiera per un dolore forte alla nuca e alla colonna vertebrale e invocando la Madonna Regina della Pace sentì un gran calore e immediatamente la scomparsa della sofferenza. Maria Santissima l'ha guarita. Paolo per Amelia.

Mi chiamo Gianna, sono diventata nonna per la terza volta prima di Natale. Il bambino, nato venti giorni prima del previsto, presentava alla nascita difficoltà respiratorie, avendo ingerito durante il travaglio del liquido amniotico. Fu subito messo in terapia intensiva, potendolo vedere solo la mamma. Siamo stati per sei giorni in apprensione. Io, ansiosa per natura, ho chiesto a Renata, la quale con la sua dolcezza mi ha tranquillizzata. Faccio presente che la mia preghiera è sempre stata costante, non solo per Alexander, ma per i tanti Lorenzo, Chiara, Santiana, Samuele e tutti i bambini che Renata menziona sempre e quando il primo giorno dell'anno tutta la mia famiglia era riunita, compreso l'ultimo nato, ancora una volta ho ringraziato il Signore, senza però dimenticarmi delle tante persone e dei tanti bambini che in quel momento stavano soffrendo. Grazie Signore Gesù, Grazie Renata. Gianna.

Mi chiamo Maria Pia. Da anni venivo colpita da strani svenimenti che mi lasciavano cosciente, ma mi toglievano completamente le forze e inoltre mi prendeva un malessere generale interiore. Stavo malissimo e questo strano malessere a volte continuava per alcuni giorni anche dopo che mi ero ripresa. Capitava a distanza di un mese o due, ma ultimamente gli attacchi erano molto più forti e ravvicinati e l'ultima volta mi spaventai veramente perché non passava più. Così, pensai di telefonare a Renata e chiedere preghiere. Pregò su di me con preghiera di liberazione e per mezzo della "Parola di Conoscenza" il Signore disse che c'era in corso un attacco maligno causato da una donna legata a me da parentela. Capii subito a chi alludeva e provai un forte dolore, perché io l'avevo sempre rispettata. Il giorno dopo mi sono svegliata guarita e liberata. Sono trascorsi sette mesi, ma non ho più avuto segni del vecchio problema. Ringrazio Gesù per avermi liberata e ringrazio il Gruppo di Gesù per tutto l'aiuto che dona come strumento di Dio. Maria Pia.

Intendo rendere testimonianza di un episodio accadutomi l'anno scorso, esattamente il 21 aprile 2005, giorno in cui sono stato colpito da infarto al miocardio anteriore. Oltre all'infarto, quello che è stato più deleterio, sono state le complicanze. Ne ho avute tre, una dopo l'altra, in seguito alle quali i medici pensavano che non avrei potuto farcela. Invece sono qui in mezzo a voi. E se sono qui , lo devo grazie alla preghiera del Gruppo di Gesù. Io ringrazio tutti voi. La mia testimonianza vuole esprimere il mio riconoscimento e vuole ribadire fortemente come la potenza e la forza della preghiera riesce ad ottenere risultati che altrimenti non sarebbero possibili. A questo proposito voglio sottolineare l'insegnamento che continuano a ripetere sia Renata che Don Antonio, di pregare gli uni per gli altri. E' un' insegnamento un po' difficile da seguire, ma posso garantire che è un mezzo potente ed efficace con il quale Gesù non riesce a rimanere sordo ed i risultati sono più che evidenti. Non è solo il mio caso. Oltre ad essere la mia una testimonianza di riconoscenza, è, anche e soprattutto, una testimonianza di fede e di fiducia. Cito quest' episodio, sempre relativo alla mia malattia, per rimarcare come la fiducia completa in Cristo, amalgamata ad una fede profonda, è il segreto della soluzione ai nostri problemi. Dall'ospedale di Gravedona , dov'ero stato ricoverato al momento dell'infarto, sono stato trasferito all'ospedale San Gerardo di Monza, perché avrebbero dovuto mettermi il by-pass. Avevo fatto tutti gli esami e le analisi necessarie. Il giorno prima dell'operazione, mentre aspettavo l'anestesia in modo impaziente, pensai di telefonare a Renata per chiedere una preghiera particolare. Essa si concludeva con la parola di Gesù che diceva: "Il chirurgo sarò Io !". Io sono stato ingenuo nel pensare che, se Gesù era il chirurgo, non c'era nessun motivo di operarmi: Gesù poteva intervenire senza tagliarmi! Questo pensiero era diventato un chiodo fisso ed intanto il tempo passava. Il mattino seguente mi riferirono che l'intervento era stato rinviato a seguito dell'infiammazione della valvola mitrale e mi dimisero. Rivoltomi al Monzino, invece di farmi un' intervento a cuore aperto, mi fecero un intervento di angioplastica, mettendo 6 stands. Come vedete, la mia fiducia in Gesù Cristo è stata premiata! Non mi hanno tagliato ed io sono qui ! La profezia di Renata si è avverata! La mia fiducia in Cristo è prevalsa. La mia fede mi ha guarito. Ringrazio tutti voi. Lode e Gloria a Cristo Signore ! Giovanni R.

Da un po' di tempo ero spesso angosciato per la mia salute. Pur essendo sano, la mia mente era spesso affollata da pensieri di malattia. Soprattutto negli ultimi tempi non ero più sereno. Avevo inoltre notato da parecchio tempo un ingrossamento di un linfonodo sul collo. Questo aveva aumentato i pensieri negativi e di conseguenza l' angoscia. Due venerdì fa, come spesso succede, ho deciso di venire qui. Mentre recitavamo tutti una preghiera, ho cominciato ad avere una fortissima tachicardia, accompagnata da un forte senso di stanchezza, tanto da dovermi sedere. Per la verità, mi ero spaventato, pensando che stesse succedendo qualcosa al mio cuore. Passato il momento, ho continuato a pregare. Nella " Parola di Conoscenza " che c'è stata di lì a poco, il Signore ha detto di aver guarito un linfonodo gonfio ad una persona lì presente. Lì per lì non ho pensato neanche che si potesse trattare di me. Il giorno dopo ho notato un progressivo sgonfiamento della ghiandola in questione, fino alla completa normalità. Ma la cosa più bella è che da allora non sono stato più assalito da pensieri di malattia. Credo, anzi sono convinto di aver ricevuto una guarigione spirituale in primo luogo, nonché una guarigione fisica. Ringrazio infinitamente il Signore al quale niente è impossibile, grazie anche alla fervente preghiera del Gruppo di Gesù. Lode e gloria a Te, o Signore. Giorgio.

Carissimi Don Antonio e Signora Renata, ringrazio il Signore Gesù e Maria Augusta Regina delle Vittorie, che tramite la vostra Missione mi ha consolata. Innanzi tutto, mio figlio Alessandro, che da tre anni non andava la domenica alla S. Messa, è ritornato a frequentarla. Io ho avuto la schiena bloccata a causa della rottura della quinta vertebra, ma un venerdì di tre mesi fa durante la "Parola di conoscenza", Renata ha detto che una persona che aveva questo problema non lo avrebbe più avuto e grazie a Gesù e Maria così è stato. Stentavo a credere che si trattasse di me; non ho testimoniato prima perché ero presa dall'emozione. Grazie di cuore, Irma.

Voglio testimoniare il miglioramento avuto circa un anno fa per quanto riguarda lo stato dei miei piedi e della mia retina. Nel primo caso notai che i mignoli dei piedi ad ogni passo erano dolenti ed il dolore iniziava ad estendersi alle altre dita. Durante un'assemblea del Gruppo di Gesù, Renata parlò di un miglioramento della circolazione delle gambe di una persona che soffriva ai piedi; il giorno dopo i miei piedi non erano più doloranti. Nel secondo caso, da un esame fotografico la retina mostrava dei punti di unione tra i capillari venosi e quelli arteriosi (nodi). Durante la preghiera fatta da Renata e da Don Antonio mi venne messo dell'olio benedetto sulle palpebre. Alla successiva visita di controllo la dottoressa oculista constatò la scomparsa dei nodi venoso-arteriosi. Sia resa lode a Gesù. Giuseppe.

Voglio fare una testimonianza per glorificare le opere di Dio in Gesù Cristo. Sono Agnese, ho 54 anni, sono impiegata presso una società di rivendita. Nel mese di gennaio 2006 ero in ufficio e un giorno mi sono sentita una zona dura sotto l'ascella. Il panico in quel momento è diventato il padrone della mia vita. Questo mio stato si è calmato quando il medico di famiglia, visitandomi, ha diagnosticato che non c'era nulla, ma mi invitava con una ricetta a bollino verde a recarmi all'Istituto dei tumori e a fare subito una mammografia cautelativa, dicendomi che il bollino verde era solo un modo per ottenere prima un appuntamento. Non so, ho voluto credere a questa affermazione; sono trascorsi alcuni giorni, fino al fatidico giorno dell'esame. Fatta questa mammografia, mi viene detto che non appare nulla; mi fanno un'ecografia, riconfermano quanto detto detto prima, ma, parlando, mi chiedono come mai faccio questi controlli. Spiego cosa mi sono sentita e cosa il medico di famiglia aveva detto. L' ecografa mi fa mettere in una particolare posizione. Qui piomba il silenzio e il radiologo continua a guardare la zona interessata. Al termine mi viene detto che devo per precauzione fare un'altra mammografia e di aspettare. Dopo 15 minuti vengo chiamata in ufficio e la senologa mi dice che devo fare un biopsia, in quanto c'è qualcosa e devono identificarne la natura. Ritengono comunque che non è una massa benigna e che deve essere tolta. Mi cade il mondo, entro in uno stato di profonda preoccupazione, prego il Signore che mi aiuti, penso che la fede è sempre stata la mia compagna di viaggio e anche questa volta mi sosterrà. Passo giorni di ansia mista a tranquillità. Viene il giorno della biopsia. Mi anestetizzano e rimango sotto i ferri per tre quarti d'ora, troppo tempo - penso tra me e me - per una biopsia; comunque accetto ed accetto anche, mio malgrado, i quindici giorni che mi dicono di aspettare per avere l'esito. Mi spiegano che questo esame individua esattamente quanto dovranno andare a togliere. Sono nello sconforto, prego sempre, telefono a Renata, ho bisogno di una parola di conforto. Lei inizia a pregare e qui, nella concentrazione della preghiera, anche da parte mia, mi sento invadere tutto il corpo da un tremolio e da un calore, sento la pace in me. So che tante persone stanno pregando per me. Già di mio non ho una vita facile, tanti problemi di ogni genere, ma come sempre l'amore di Gesù mi ha sostenuta. Non temo. Anche questa volta mi aiuterà, mi dico. Viene il giorno 13 marzo 2006. Vado a ritirare l'esito e mi sento dire che non c'è più nulla, tutto passato. Mi dicono che durante la biopsia hanno pensato di togliermi già la parte indurita e di inserirmi una graffetta dove ne veniva segnalata la presenza. Mi dicono che sono stata molto fortunata e di rifare una mammografia in agosto per un ulteriore accertamento, ma tutto è risolto. Ringrazio tanto chi ha pregato per me; benedico il Signore perché so che anche questa volta ha compiuto meraviglie nella mia vita. Lode a Gesù Cristo per essere intervenuto nella mia vita, per avermi donato la guarigione fisica, ma soprattutto la pace del cuore. Lode a Gesù! Non appena possibile, verrò a testimoniare di persona questo dono meraviglioso che ho ricevuto. Pace e bene. Agnese, 23 marzo 2006.

Mio marito aveva un linfonodo poliposo al piloro, in un punto delicato in cui non si poteva ben scorgere, quindi per toglierlo si doveva effettuare un intervento che era un po' rischioso in quanto a seconda delle radici del linfonodo si rischiava di bucare o lo stomaco o l'intestino. Renata ci aveva detto che l'intervento sarebbe stato effettuato, ma di stare tranquilla che sarebbe andato tutto bene. Infatti, quando mio marito è stato operato, i medici hanno visto con stupore che all'interno il linfonodo poliposo era secco e che quindi si sarebbe comunque staccato facilmente senza dare problemi e così è stato. L'intervento è durato quanto la recita di un Rosario e della Divina Misericordia. Ringraziamo il Gruppo di Gesù per le preghiere. Maria Assunta e Rocco.

Mi chiamo Rosetta e voglio fare una testimonianza per lodare e ringraziare il Signore. Il 31 marzo del 2003 mio cognato Antonio ha avuto un incidente sul lavoro. Si trovava su una piccola gru gommata insieme ad un collega. Mio cognato era in piedi e con le mani si reggeva al portellone della gru quando il suo collega, che la guidava, involontariamente tranciò un cavo dell'alta tensione, ossia 20000 watt. Il cavo scaricò la scossa elettrica sulla gru coinvolgendo anche mio cognato, il quale, colpito dalla scossa elettrica, venne sbalzato fuori dal mezzo. Si bruciò le mani e avendo le scarpe antinfortunistiche, cioè con una lastra di ferro all'interno, si bruciò anche i piedi. Per un mese non è riuscito a camminare perché aveva gravissime ustioni. Tutti i giorni doveva fare delle medicazioni molto dolorose. Con il passare del tempo, iniziò a camminare senza poter mettere le scarpe; così andò avanti per vari mesi. Dopo circa cinque mesi un piede guarì, mentre l'altro, avendo ustioni più gravi, non riusciva a chiudere le ferite, facendogli rischiare così l'amputazione dell'alluce. Mia sorella mi telefonò disperata dicendomi che non sapeva più che fare e se ne potevo parlare con Renata. Don Antonio e Renata mi dissero che il messaggio della "Parola di Conoscenza" diceva che rischiava la setticemia (infezione grave). Mi consigliarono di fargli fare pediluvi con acqua benedetta, mi dissero che la misericordia del Signore era grande e a Lui nulla era impossibile. Chiamai mia sorella dicendole quello che mi era stato riferito da Renata e Don Antonio. Dopo dieci giorni le ferite incominciarono a chiudersi. Andando ai controlli, il dottore disse che stavano incominciando a guarire. Con il passare del tempo, le ferite si rimarginarono completamente e dopo circa un anno mio cognato riprese a lavorare. Gesù, ti lodo e ti ringrazio. Rosetta.

Verso giugno 2005, il mio collega mi confidò che era alquanto preoccupato per il fratello, al quale avevano diagnosticato un tumore agli organi genitali. Gli dissi che lo avrei inserito nell' S.O.S. del Gruppo di Gesù e di confidare nel Signore. I medici non davano molta speranza di riuscita e prevedevano, oltre all'intervento necessario per far regredire le cellule tumorali, una serie di interventi di pulizia dei linfonodi, che avrebbero causato effetti collaterali, con scarsa possibilità di riuscita. Nell'operarlo, si sono accorti che, dopo aver tolto la massa tumorale, non necessitava la pulizia dei linfonodi. E' bastato un solo intervento! Ringraziamo il Signore per tutto quello che ha operato. Demi.

Poco prima di Natale abbiamo saputo per vie indirette che la società presso cui lavorava mio papà avrebbe chiuso. Ma il datore di lavoro, quando mio padre gli ha chiesto spiegazioni, ha risposto che la società si sarebbe solo trasferita, cosa che non corrispondeva a verità. Così è accaduto che il 27 dicembre, quando mio padre si è presentato al ritorno dal giro giornaliero, il datore di lavoro gli ha detto che la società chiudeva quel giorno stesso, perché lui , il titolare andava in pensione. Allora mia madre ha chiamato Renata e Don Antonio disperata, in cerca di una preghiera. Nella "parola di conoscenza" Renata ha detto a mia madre che mio padre avrebbe trovato un posto migliore e così è stato. Infatti, la società che ha acquistato la vecchia società di mio padre ha assunto solo mio papà ed un suo collega, ma ha lasciato a casa gli altri. Chiedo ancora una preghiera per i vecchi colleghi di mio papà che sono ancora senza lavoro. Ringraziamo Gesù per la Sua bontà e per aver vegliato su di noi e ringraziamo tutto il Gruppo di Gesù per le preghiere ricevute anche perché nel corso di questi anni per noi è diventato come una famiglia. Rosella, Rocco e Maria Assunta.

Gentile Signora Renata, sono la nonna di Giacomo G. Nel novembre scorso mia cognata Laura aveva telefonato per ricorrere alle sue preghiere in quanto Giacomo si trovava in ospedale in gravi condizioni per un'encefalite virale (diagnosticata a posteriori) che procurava gravi crisi epilettiche. Le sue preghiere sono state ascoltate dal Signore! Dopo trentasei giorni di ospedale Giacomo è stato dimesso senza lamentare postumi a livello cerebrale. Desidero ringraziarla, anche a nome dei miei figli, di tutto cuore e la prego di ringraziare il Signore: noi lo ringraziamo costantemente, ma il suo grazie varrà assai di più! Inoltre, le raccomando di ricordarsi di Giacomo e del suo fratellino maggiore, Carlo, che ha sette anni (Giacomo ne ha sei). Ambedue sono affetti da una sindrome genetica che procura loro gravi difficoltà intellettive e di linguaggio. E preghi anche per i genitori e per i nonni, affinché possano vivere il più serenamente possibile questa difficilissima situazione di vita. Grazie, grazie! Annamaria G.

Mi chiamo Tatiana, abito a Filadelfia e mi sono sposata sei anni fa, a 33 anni e mio marito a 38. Non eravamo più ragazzini e desideravamo un figlio subito. Non sapevo che Renata, nel giorno del mio matrimonio, avesse sentito la parola del Signore che prevedeva problemi per la maternità. Ne aveva parlato con mio zio, ma solo dopo un anno, quando incominciai a preoccuparmi, mia madre me lo rivelò. Iniziò per me il mio calvario: visite, esami, cure costose e anche dolorose, ma non succedeva nulla. Nel 2002, durante una visita in Italia, mia madre, che è cugina del marito di Renata, mi parlò del Gruppo di Gesù ed insistette per portarmi ad una preghiera di guarigione nella chiesa di San Gerolamo Emiliani. La preghiera la conduceva Renata, perché il sacerdote, Don Antonio, era ammalato. Durante la preghiera il Signore disse che sarei diventata mamma di un bambino, ma subito aggiunse: "anzi, non di uno, ma di due. Prima la bambina, poi il maschietto". Mi sembrò di toccare il cielo con un dito anche se questa profezia mi lasciava un po' perplessa. Conoscevo Renata come parente, ma non sapevo nulla di ciò che accadeva nel Gruppo di Gesù. Premetto che io non ero praticante ed inoltre poco, poco credente. Passò un altro anno e non successe nulla, se non più disperazione in me. Renata continuava a spedirmi preghiere e a portarmi verso Gesù, che io tanto poco conoscevo. Nel 2004, durante un nuovo viaggio in Italia, tornai nel Gruppo di Gesù e questa volta pregarono su di me Don Antonio e Renata e per entrambi la parola del Signore annunciava una mia futura maternità, ma di ritorno a Filadelfia, durante una nuova visita dal ginecologo, mi sentii tanto umiliata e disperata, perché mi sentii dire freddamente di smetterla di pretendere di diventare madre, visto che non avevo la capacità per concepire. Piansi molto, ma Renata mi ricordò che lei rimase incinta dopo nove anni di matrimonio e esattamente dopo aver iniziato le pratiche per l'adozione. Mi spiegò che non si diventa madre solo nel partorire, ma ancora di più crescendo e donando amore ad un bambino. Iniziammo le pratiche per l'adozione e rimanemmo in attesa dell'aiuto che Gesù aveva promesso e a febbraio del 2005 arrivò la lettera che ci annunciava il "si" per l'adozione di una bimba cinese di un anno e nella stessa settimana la conferma della mia gravidanza. Il 15 marzo mio marito tornò dalla Cina con Mingjie, una bimba adorabile, la mia primogenita e il 17 ottobre è nato Andrea, il mio secondogenito, proprio come diceva il Signore. Io non ho parole per ringraziare Gesù, per avermi mostrato il Suo volto. Non lo conoscevo, ora non posso fare a meno di Lui e grazie a tutti voi per le preghiere che donate a tutti coloro che chiedono aiuto. Un grazie grande grande a Don Antonio per la benedizione speciale che mi ha donato e a Renata per avermi insegnato a pregare e a credere con fede in Gesù. Sono felice, sono felice! Vi porterò i miei bambini. Con affetto e riconoscenza. Tatiana.

Mi chiamo Maria, sono sposata da otto anni e il 28 dicembre scorso sono diventata mamma di Richi... Un sogno che sembrava impossibile fino al novembre del 2004, quando entrai nel "Gruppo di Gesù" a chiedere aiuto e il Signore disse di stare tranquilla, che sarei guarita dal trauma di vecchia data che c'era in me e poi sarebbe iniziata la gravidanza. E così è stato: a marzo ho scoperto che il mio sogno diventava realtà, aspettavo un bambino. Ora la mia vita è completamente cambiata, sono molto occupata, ma tanto, tanto felice. Gesù è grande, non mi stancherò mai di ripeterlo e grazie a tutto il "Gruppo di Gesù" per le preghiere. Verrò presto con il mio bambino. Con tanto affetto, Maria.

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, sono una suora di 83 anni e abito ad Arosio.Ho conosciuto il vostro gruppo dalla Signora Adelaide che, con tanta pazienza, svolge su di me dei programmi di fisioterapia. Un giorno, vedendomi un po' scoraggiata date le condizioni della mia salute molto fragili, mi disse: "Suor Pia, abbia fiducia, io la raccomando alle preghiere delle persone del gruppo a cui appartengo". Oggi vengo a ringraziarvi perché, son sicura, la vostra preghiera è stata esaudita: dopo cinque interventi che ho subito al femore destro, finalmente, quest'ultima protesi è ben inserita e dall'ultima visita di controllo che ho sostenuto l'11 del mese corrente, il professore - che era lo stesso che mi aveva operato e sapeva bene da quale infezione mi aveva ripulito - ha dichiarato: "Mah... Io lo ritengo quasi un miracolo, la ferita è ben rimarginata e la protesi procede bene..." Ora continuo ancora con la signora Adelaide a fare delle belle camminate con le stampelle e, tramite lei, voglio esprimere a tutti voi la mia gratitudine per le preghiere che avete rivolto a Dio per me, con fede e amore. Anch'io non vi dimenticherò mai e vi abbraccio tutti con affetto. Suor Maria Pia Pianezza.